Verbale di assemblea del 20 febbraio 2019 "Progetto Bologna città d'acque"

Oggi mercoledì 20.2.2019 sono convenuti presso la sede consorziale di Via della Grada 12 a Bologna, i seguenti interessati e sottoscrittori del documento d’intenti verso il contratto di fiume della Chiusa di Casalecchio e Bologna Città d’acque: Fabio Marchi Segretario c/o Consorzi, Alessandra Agostini e Patrizia Albertelli c/o ARPAE, Marco Monaci, c/o Regione Emilia Romagna, Francesco Nigro c/o Associazione Vitruvio, Maria Cecilia Ugolini c/o Italia Nostra, Donatella Di Pietro c/o Comune di Bologna, Stefano Pezzoli c/o Consorzio degli Interessati nelle Acque del Canale di Savena , Massimo Brunelli e Roberto Sgargi c/o Amici delle vie d’acqua e Arsenio Zanarini c/o Ordine degli Architetti di Bologna.

Fabio Marchi ricorda che il sistema idraulico artificiale è stato e rimane di primaria importanza per lo sviluppo e il mantenimento del territorio bolognese anche se oggi risulta perlopiù invisibile. I Consorzi hanno iniziato per primi ormai da trent’anni a valorizzare questo patrimonio al fine di aumentarne la conoscenza in primo luogo di chi lo vive. Quantità e qualità dell’acqua sono utili per l’ambiente, per l’idropotabile, per l’agricoltura e per la produzione di energia.

Marco Monaci chiede a tutti i partecipanti di indicare i temi da trattare.

Alessandra Agostini sottolinea che il problema principale dell’acqua in uscita dalla città è causato dall’Aposa in conseguenza del frequente malfunzionamento degli scolmatori di fognatura.

Patrizia Albertelli ribadisce l’effetto negativo prodotto dalle immissioni di acque non depurate.

Francesco Nigro sottolinea la necessità ed importanza che l’Aposa sia accessibile e liberato dagli inquinanti.

Arsenio Zanarini richiama l’attenzione sulle condizione di forte degrado della zona Battiferro aggravata soprattutto nel periodo estivo dal cattivo odore. Ricorda poi le esperienze fatte al momento dell’avvio del museo dell’Istituto Aldini poi trasformatosi nel Museo del Patrimonio Industriale ed il progetto di apertura di alcuni tratti del canale di Reno in ambito urbano. Conclude il proprio intervento segnalando la rilevanza del progetto di realizzazione della Via Roma oggi Marconi.

Stefano Pezzoli rende nota l’iniziativa dei Consorzi di ridare accessibilità e quindi visibilità alla Grata.      

Roberto Sgargi comunica che non sono state eseguite opere nel torrente Aposa a monte della città e che il tratto scoperto è gestito dalla Bonifica Renana.

Donatella Di Pietro sottolinea la necessità  che venga formulato un progetto concentrato sul miglioramento delle condizioni dei torrenti collinari e chiede notizie circa la ripresa delle attività della cabina di regia.

Fabio Marchi evidenzia che purtroppo alcuni canali bolognesi sono utilizzati da parte dalla collettività come personali discariche pratica che obbliga ad eseguire onerosi interventi di pulizia. Circa la cabina di regia informa di avere avuto notizie dall’Arch. Sandra Monducci di una prossima riattivazione.

Massimo Brunelli segnala che le visite guidate e le diverse iniziative hanno anche la funzione di tenere monitorato il territorio

Maria Cecilia Ugolini ribadisce l’importanza di acquisire al contratto di fiume la partecipazione di HERA ed Atersir. La presenza di queste figure unitamente al Comune di Bologna, sarebbero particolarmente utili per favorire il miglioramento  della qualità degli affacci dei fabbricati insistenti sui canali cittadini.

Arsenio Zanarini sollecita interventi di adeguamento del RUE e la sua piena applicazione.

Maria Cecilia Ugolini chiede esplicitamente di conoscere il progetto di risistemazione della Piazza Largo Caduti del lavoro.

Dopo un ulteriore disamina Marco Monaci descrive per titoli i temi emersi specificatamente: qualità e quantità dell’acqua, manutenzione dei canali, rii e torrenti, la fruibilità dell’area prospicienti i corsi d’acqua, il recupero e valorizzazione del patrimonio storico idraulico ed infine la cultura dell’acqua e della sua comunicazione.

Maria Cecilia Ugolini segnala l’opportunità di attivare anche in Sala Borsa l’IDROBO e propone che sul tema della manutenzione dell’Aposa il contratto di fiume promuova un incontro con gli Assessori Orioli, Aitini del Comune di Bologna e Gazzolo della Regione Emilia Romagna.

Alessandra Agostini ricorda l’avvenuta esecuzione di due sopralluoghi in Aposa e del miglioramento della situazione fra gli stessi.

A più voci viene ricordata l’opportunità di coinvolgere HERA sul tema, riattivare la cabina di regia e di accelerare la sistemazione degli accessi all’Aposa che consentirebbero di incentivare anche la funzione turistica del sistema idraulico sotterraneo bolognese.

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Consorzi dei Canali di Reno e di Savena

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