Giovedi 15 Marzo 2018
Oggi giovedì 15 marzo 2018 sono convenuti presso la sede consorziale di Via della Grada 12 a Bologna, i seguenti sottoscrittori del documento d’intenti verso il contratto di fiume della Chiusa di Casalecchio e Bologna Città d’acqua: Fabio Marchi Segretario dei Consorzi dei Canali di Reno e di Savena, Donatella Di Pietro c/o del Comune di Bologna, Camilla Iuzzolino c/o Servizio Acque Regione Emilia Romagna, Massimo Foresti c/o Ordine Ingegneri Bologna, Imer Stagni c/o Canoa Club Bologna, Roberto Sgargi c/o Associazione Amici delle vie d’acqua e dei sotterranei di Bologna, Riccardo Aversi, Roberta Centonze e Silvia Zampieri c/o Ordine Agronomi e Forestali di Bologna, Maria Cecilia Ugolini c/o Italia Nostra , Gabriele Bernardi e Francesco Nigro c/o Associazione Vitruvio, Sabrina Zimbardi c/o CNA Bologna, Claudio Corticelli c/o Legambiente SettaSamoggiaReno e Stefano Pezzoli Presidente del Consorzio degli Interessati nelle Acque del Canale di Savena.
Hanno giustificato l’assenza per impegni istituzionali L’Assessore all’Ambiente del Comune di Bologna Valentina Orioli, l’Assessore all’Ambiente del Comune di Casalecchio di Reno Barbara Negroni e l’Assessore all’Ambiente del Comune di Castel Maggiore Paolo Gurgone e Marco Maglionico per impegni cattedratici.
Trascorsi alcuni minuti oltre l’ora fissata per dar tempo a tutti di arrivare, Fabio Marchi Segretario dei Consorzi promotori, di Reno e Savena ,prende la parola per chiedere la condivisione dei temi e del programma contenuto nell’invito. Relativamente agli argomenti indicati nella lettera d’invito viene precisato che si tratta di macro argomenti cioè “contenitori” di problemi, situazioni ed idee che ognuno dei partecipanti dovrà riempire portando le proprie conoscenze, mettendo a disposizione la propria esperienza e fornendo proposte e suggerimenti. Sarà proprio la più ampia partecipazione a fornire/assicurare una sintesi composita, ricca e cumulativa delle esigenze e delle sensibilità di quanti più possibile. Non a caso il processo partecipato è la vera forza del contratto di fiume.
L’intervento si conclude con la richiesta di condivisione della proposta di tenere, per argomento, un incontro settimanale, così da poter effettuare entro al pausa estiva almeno 3 – 4 riunioni necessarie per sviluppare esaustivamente la discussione.
Seguono diversi interventi, di tutti i convenuti, ognuno portatore della propria visione, in particolare:
Donatella Di Pietro sottolinea l’utilità di collegare i lavori del Contratto di fiume al piano di adattamento climatico redatto dalla Città di Bologna. Viene inoltre richiamata la rilevanza della fruizione anche turistica del fiume e dei canali fattore questo in grado di valorizzare oltre l’aspetto tecnico il sistema delle acque bolognesi.
Camilla Iuzzolino, annunciando l’interesse a partecipare a tutti i “tavoli” segnala l’impegno circa la quantità e la qualità dell’acqua a disposizione del territorio. Sul tema specifico alcuni interventi ricordano valutazioni e considerazioni già espresse in altri appuntamenti e la possibilità di ordinare le proposte e le aspettative così da renderle più praticabili.
Roberta Centonze segnala l’importanza che il contratto di fiume si doti di una cartografia “parlante” così che le informazioni dei singoli vengano messe a disposizione di tutti i partecipanti. A questa considerazione si unisce Silvia Zampieri stante la molteplicità di soggetti coinvolti sul tema dell’acqua.
Massimo Foresti ricorda che è ingrato compito dei professionisti mediare tra le regole talvolta sovrapposte fra loro, il mondo imprenditoriale e i singoli cittadini.
Imer Stagni, oltre a segnalare le difficoltà dei canoisti a navigare a monte della Chiusa a causa del suo interrimento, sollecita le istituzioni a prendere delle decisioni in tempi accettabili e a trasformarle in azioni.
Stefano Pezzoli suggerisce l’opportunità di rendere pubblico l’esito dei tavoli tematici stante la qualità dei soggetti che vi parteciperanno.
Maria Cecilia Ugolini rende nota la sensibilità di Italia Nostra sul recupero del Navile ed in particolare dei sostegni che rappresentano un patrimonio unico e di grande valore storico ed architettonico e di fruibilità del territorio.
Claudio Corticelli dichiara di individuare in tutti gli argomenti proposti temi di interesse di Legambiente.
Gabriele Bernardi ricordando di vivere giornalmente la condizione del Navile segnala che si è costituito un comitato a cui partecipano moltissime persone e associazioni locali interessate al suo recupero.
Roberto Sgargi, a sua volta, ribadisce l’importanza della partecipazione portando, ad esempio, migliorabile, la bonifica del torrente Aposa che vive direttamente da cittadino.
Sabrina Zimbardi rende noto l’interesse del CNA che parteciperà ai diversi appuntamenti con i soggetti ritenuti di volta in volta più competenti.
La discussione spazia poi fra diversi argomenti sollecitati dai singoli interventi, fra questi si rammenta la probabile difficoltà di derivare acqua alla Chiusa di Casalecchio durante la prossima estate, la presenza dell’area SIC-ZPS a monte della Chiusa di Casalecchio, la cui modifica, come ricorda Riccardo Aversi, risulta particolarmente difficile e la possibilità di ottenere da ENEL una maggior quantità di acqua, rilasciata a fronte di un accordo economico con la regione Emilia Romagna. In conclusione , svolte alcune valutazione, viene unanimemente individuato il giovedì come mattinata ideale per le riunioni. Fabio Marchi prende l’impegno di indire gli appuntamenti che per consuetudine e comodità si svolgeranno presso la sede consorziale così come redigere un compendio delle iniziative che saranno descrittive e non letterali trascrizioni dei singoli interventi. Il sito sarà il punto di incontro di tutti gli interessati ed è a disposizione dei sottoscrittori che vogliono segnalare novità e suggerimenti.