Verbale di assemblea del 26 giugno 2019 "La geografia e la gestione dell'acqua: mappatura e data base"

Oggi mercoledì 26.6.2019 sono convenuti presso la sede consorziale di Via della Grada 12 a Bologna, i seguenti interessati e sottoscrittori del documento d’intenti verso il contratto di fiume della Chiusa di Casalecchio e Bologna Città d’acqua: Fabio Marchi Segretario c/o Consorzi, Simona Caraceni c/o Cineca,  Alessandra Agostini c/o ARPAE, Marco Monaci e Vittoria Montaletti  c/o Regione Emilia Romagna,  Fabio Prati c/o Consorzio Bonifica Renana e Massimo Foresti c/o Ordine degli Ingegneri di Bologna.     

Fabio Marchi ricorda l’importanza condivisa da tutti di realizzare una mappa “parlante” riguardante l’intero reticolo oggetto del contratto di fiume.

Marco Monaci riassume la bozza di scheda frutto delle precedenti riunioni che viene condivisa dai presenti.

L’obiettivo è quello di dotare le Istituzioni, professionisti e interessati in genere di uno strumento che permetta loro di conoscere fisicamente i vari vettori, la funzione che svolgono all’interno del reticolo, da chi sono gestiti e a chi bisogna rivolgersi per realizzare su di essi delle opere e quali vincoli bisogna rispettare.

Massimo Foresti si rende disponibile per conto dell’ordine degli Ingegneri ad integrare e completare la scheda progettuale.

Marco Monaci richiama l’attenzione sull’opportunità di rendere pubblici tutti o parte dei dati inerenti il reticolo idraulico in argomento.

Simona Caraceni sottolinea l’importanza di verificare la legislazione vigente in ordine alla messa a disposizione di dati forse sensibili quale ad esempio il tracciato di un canale che sottopassa una proprietà privata.

Fabio Prati rende noto che anche  il Consorzio della Bonifica Renana nei Comuni di cintura ha casi analoghi.

Massimo Foresti sottolinea l’importanza che l’utente possa ottenere le informazioni che gli  sono utili con facilità.

Fabio Marchi dichiara di ritenere la Regione Emilia Romagna il soggetto più idoneo per tenere le fila del tema.

Alessandra Agostini sottolinea l’importanza che il progetto mappatura e data base preveda anche l’aggiornamento  degli elementi acquisiti e che questi siano forniti in maniera uniforme. Viene infatti fatto rilevare che molti dati vengono ricercati ed ottenuti, dai singoli soggetti, con finalità specifiche riguardanti progetti interni. Sarà quindi necessario redigere un protocollo condiviso così da  rendere organici i dati stessi.

Marco Monaci ricorda che proprio il “riempimento” della scheda consentirà di accertare gli elementi noti e quelli da ricercare.

Vittoria Montaletti fa rilevare che la completezza di questo data base determinata dalla disponibilità dei diversi sottoscrittori a fornire quanti più elementi in loro possesso, darà la misura della volontà di ognuno di essi di portare al successo l’iniziativa contratto di fiume.

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