7 Novembre 2018

Oggi mercoledì 7 novembre 2018 sono convenuti presso la sede consorziale di Via della Grada 12 a Bologna, i seguenti interessati e sottoscrittori del documento d’intenti verso il contratto di fiume della Chiusa di Casalecchio e Bologna Città d’acqua: Fabio Marchi Segretario c/o Consorzi , Alessandra Agostini e Patrizia Albertelli c/o ARPAE, Francesco Nigro c/o Associazione Vitruvio, Maria Cecilia Ugolini c/o Italia Nostra, Roberta Centonze e Daniela Nicoletti c/o Ordine Dottori Agronomi e Forestali di Bologna, Moreno Prandini c/o Canoa Club Bologna, Massimo Foresti c/o Ordine degli Ingegneri di Bologna, Stefano Pezzoli c/o Consorzio degli Interessati nelle Acque del Canale, Cristian Cerone c/o Consorzio della Bonifica Renana, Camilla Iuzzolino e Vittoria Montaletti c/o Regione Emilia Romagna e Letizia Lotti c/o Collegio Periti Agrari Periti Agrari laureati di Bologna.

Roberta Centonze rende noto che la Società con la quale collabora ha predisposto un progetto informatico, insieme al Consorzio della Bonifica Renana, che consente di mappare il territorio e di avere conoscenza di tutti i dati utili per conoscere le esigenze irrigue degli agricoltori. In questo modo il Consorzio può programmare la distribuzione e attraverso lo strumento Acqua Virtuosa indicare ai fruitori il momento più idoneo per effettuare l’irrigazione.
Vittoria Montaletti segnala che la banca dati in via di predisposizione da parte della Regione Emilia Romagna può raccogliere tutte queste informazioni, dovendo poi decidere quali rendere accessibili a tutti. Va poi chiarito che dati inserire, chi deve operare e con quali finanziamenti.
Fabio Marchi chiede notizie della partecipazione al prossimo incontro relativo al progetto Chiusa di Casalecchio e ribadisce la propria convinzione inerente la necessità di redigere una tabella delle esigenze idriche del reticolo sotteso alla Chiusa di Casalecchio.
Camilla Iuzzolino ricorda l’importanza di controllare la qualità dell’acqua, ad esempio alla Bova e a Corticella.
Patrizia Albertelli descrive l’attività di Arpae in merito al controllo della qualità dell’acqua, rendendo inoltre noto che il cattivo odore che si manifesta nel primo tratto a cielo aperto del Savena Abbandonato è dovuto a una fuoriuscita maleodorante della parte coperta, e non da sversamenti provenienti dagli scolmatori di fognatura.
Vittoria Montaletti sottolinea l’importanza che gli Enti coinvolti vengano informati con procedure comuni e specializzate. Patrizia Albertelli ricorda l’annoso problema determinato dalla disponibilità dei gestori per la manutenzione.
L’Ing. Massimo Foresti evidenzia taluni problemi con i gestori per l’acquisizione delle indispensabili informazioni per la redazione dei progetti.
A più voci viene richiamata la funzione di Atersir.
Fabio Marchi ricorda la polivalenza del Navile, importante per l’aspetto idraulico, ambientale, produttivo e turistico.
Viene ricordato che comunque esistono Istituzioni che hanno fra i propri compiti proprio quello di mantenere in efficienza il reticolo idraulico bolognese.
Viene inoltre richiamata l’attenzione sul progetto Navile del 1980, solo in piccola parte attuato e poi forse dimenticaato. Anche il piano d’ambito, avendo oltre dieci anni, andrebbe aggiornato.
Fabio Marchi rende noto che anche i Consorzi cittadini operano con un programma analogo per dettaglio a quello della Bonifica Renana pur nella diversità determinata dalla realtà urbana in cui si trova ad operare, mentre è rurale quella di interesse della Bonifica.

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Consorzi dei Canali di Reno e di Savena

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